Lo studio dei legami tra lingua e diritto è stato affrontato, nel corso del tempo, da diversi punti di vista, che hanno messo in evidenza come il diritto, al pari della lingua, è un fenomeno culturale che deve essere analizzato tenendo conto del tempo e del contesto. “La società multiculturale necessita di un dialogo continuo tra diverse culture, diverse lingue e diversi sistemi giuridici a cui la nostra Università intende preparare i professionisti del domani”, così il Professore Renato Rolli, Giurista e docente di Diritto Amministrativo dell’Ateneo di Arcavacata che terrà oggi pomeriggio nella nostra Biblioteca, una sorta di lectio magistralis, nell’ambito dell’orientamento in uscita che interesserà perciò le classi quinte. Sarà l’occasione per conoscere le assonanze tra mondo antico e Diritto oltre che per apprezzare le tante attività e i tanti progetti che l’Unical mette in campo in questo particolare, affascinante e complesso ambito che è il Diritto Pubblico. “Ad una prima lettura il linguaggio dei giuristi- ha spiegato Rolli- può presentarsi come un linguaggio da iniziati a riti misteriosi, come un gergo arcaico di sigle e numeri. E’ la lingua latina, consacrata come lingua dotta del diritto fin dall’epoca romana, a svolgere un ruolo importante nel determinare le caratteristiche tecnico-concettuali che contraddistinguono il linguaggio giuridico, influenzando anche altre lingue antiche, come il greco, prima di lasciare il passo, nel dominio del diritto, alle lingue volgari nazionali”.
Ma come e quanto è cambiata la lingua del diritto oggi? E qual è il futuro del Diritto amministrativo in una società in continua trasformazione come la nostra. A questi e ad altri interrogativi risponderà il professore Rolli oggi a partire dalle ore 15.00
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